Cosa Sono i Prestiti Personali
I prestiti personali sono formule finanziarie molto richieste negli ultimi anni e uno dei motivi principali è il fatto che non richiede specifiche garanzie per essere ottenuto. Prevede l’erogazione di una somma prefissata di denaro, che varia dai 3.000 ai 30.000 euro indicativamente, con durata del piano di ammortamento da 48 a 72 mesi ad un tasso d’interesse fisso. I prestiti personali vengono normalmente rimborsati in base ad un piano di ammortamento a rate mensili fisse.
Questa tipologia di finanziamenti rientra nella categoria dei prestiti non finalizzati, in quanto non sono collegati ad un acquisto concreto. Ciò significa che se la richiesta di prestito viene accettata, è il proprio titolare a ricevere direttamente la somma in questione.
Come abbiamo già accennato, per ottenere un prestito personale non sono necessarie garanzie specifiche e questo rende rischiosa l’operazione per la banca. Per questo motivo, in alcuni casi le banche o gli istituti di credito potrebbero richiedere la presenza di un garante che si farà carico del rimborso delle rate in caso d’insolvenza del titolare del prestito.
I criteri di valutazione per la concessione dei prestiti personali variano da banca a banca, ma in genere vengono studiati tutti i parametri redditizi e lavorativi del richiedente.
– Livello di rischio d’insolvenza del richiedente
– Livello di reddito e rapporto tra le entrate mensili e l’eventuale rata del prestito
– Livello di reddito e rapporto tra le entrate mensili e gli impegni già in corso (prestiti, mutui, affitti)
– Affidabilità creditizia, in quanto è necessario che lo storico del richiedente sia positivo, ovvero senza segnalazioni per ritardi di pagamenti né protesti.
La richiesta di un prestito richiede la presentazione di una serie di documenti, utilizzati sia per identificare il cliente che per attestare la sua condizione lavorativa e reddituale. In particolare le norme impongono, per tutte le tipologie di finanziamento domandato, la consegna della documentazione fiscale. I cittadini italiani devono quindi presentare la carta d’identità o la patente di guida e il codice fiscale, mentre i cittadini UE ed extracomunitari devono anche abbinare rispettivamente il certificato di residenza e il documento di soggiorno. Il alcuni casi il certificato di residenza può essere sostituito da un’autocertificazione, da scrivere seguendo questa guida su Autocertificazioni.net.
Per quanto riguarda gli attestati riguardanti la condizione lavorativa, bisogna distinguere tra lavoratori dipendenti e autonomi. I dipendenti devono allegare l’ultima busta paga ed eventualmente il CUD, I liberi professionisti invece devono esibire l’ultima dichiarazione dei redditi e il modulo F24 attestante i pagamenti.
I prestiti personali sono erogabili solo a privati (persone fisiche) e non ad aziende e, uno dei requisiti per ottenere questa tipologia di finanziamenti, è presentare uno storico finanziario positivo, ciò significa non essere mai stato segnalato per ritardi nel pagamento di prestiti precedenti, protestati o avere pignoramenti in corso.
Il contratto di un prestito personale deve contenere questi parametri:
– Il tasso d’interesse (TAN e TAEG)
– le eventuali penalizzazioni in caso di ritardo o estinzione anticipata
– le rate e le scadenze
– eventuali garanzie richieste
– eventuali coperture assicurative
– eventuali oneri esclusi dal calcolo del TAEG
Si tratta quindi dei finanziamenti più comuni.