Carta di Credito e Cancellazione dalla Centrale Allarme Interbancaria CAI

Carta di Credito e Cancellazione dalla Centrale Allarme Interbancaria CAI

Innanzi tutto ci preme informare che la CAI ovvero la Centrale Allarme Interbancaria è una banca dati informatica fondata dalla Banca d’Italia con lo scopo di “salvaguardare” il sistema dei pagamenti e di evidenziare il livello di garanzia di un debitore. Oltre a contenere i dati anagrafici di chi emette assegni bancari andati insoluti, vengono registrati i dati di chi non ha pagato i debiti derivanti dall’utilizzo di carte di credito e di debito (bancomat) e che vi sia stata di conseguenza disdetta sull’utilizzo di quest’ultime.

La conservazione dei dati presso la CAI per chi è stata revocata l’autorizzazione all’utilizzo delle carte dura 24 mesi, ma questa segnalazione non comporta necessariamente l’impossibilità di ottenere il rilascio di ulteriori carte di credito, infatti tale possibilità è a totale discrezione di chi le emette (banche, finanziarie e poste). A puro titolo di cronaca ricordiamo che per quanto concerne le carte di credito, oltre ai dati anagrafici del soggetto, al CAI vengono registrati anche gli estremi delle carte revocate (emittente, numero, scadenza).

Al fine di ottenere informazioni e chiarimenti sulla propria iscrizione presso la Centrale Allarme Interbancaria è possibile rivolgersi direttamente agli sportelli appositi istituiti presso le filiali della Banca d’Italia.
Inoltre informiamo che qualora si riuscisse a dimostrare che non si era a conoscenza dell’informativa relativa all’iscrizione alla CAI, è possibile richiedere la cancellazione anticipata presentando eventuale ricorso al Garante della Privacy, tuttavia se sono decorsi i tempi di legge (24 mesi) la cancellazione avviene in maniera automatica, il tutto però è rimandato al contratto firmato tra le parti interessate.

Molto probabilmente la Banca non emette la carta di credito per via dell’iscrizione come cattivo pagatore presso gli archivi dei Sistemi di Informazione Creditizia a causa dei sui tre precedenti finanziamenti andati in sofferenza; la cancellazione dei dati avviene in maniera automatica dopo 12 mesi dalla regolarizzazione del pagamento dei debiti se il ritardo dei pagamenti riguardava al massimo due rate o dopo 24 mesi nel caso in cui il ritardo dei pagamenti riguardavano più di 2 rate, si parla di 36 mesi (dall’estinzione) per la cancellazione per i finanziamenti non sanati. Dato che la cancellazione dei dati avviene in maniera del tutto automatica è inutile inoltrare richieste di cancellazione.

 

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