Protesto della Cambiale – Cosa Fare

Protesto della Cambiale – Cosa Fare

In questa guida spieghiamo in cosa consiste il protesto della cambiale e quali sono le conseguenze.

Per informazioni generali su questo tipo di titolo di credito, rimandiamo a questo sito sulle cambiali.

Il protesto è un atto tramite cui un pubblico ufficiale accerta il mancato pagamento della cambiale, in caso di cambiale pagherò, o di accettazione del pagamento, in caso di cambiale tratta.
La dichiarazione che attesta il protesto viene fatta sul titolo o su un foglio aggiunto.

Per quanto riguarda i termini per il protesto, la legge stabilisce che deve essere eseguito due giorni non gestivi dopo alla scadenza del pagherò o due giorni non festivi dopo il termine per accettare la cambiale tratta.
Se il portatore non fa in modo che venga effettuato l’accertamento, il protesto decade.

Il protesto ha come conseguenze l’inserimento del debitore nel bollettino ufficiale del protesti, che si trova presso la Camera di Commercio.
Essere inseriti tra i protestati ha conseguenze importante, diventa infatti molto difficile ottenere prestiti.

Per ottenere la cancellazione, il debitore deve come prima cosa eseguire il pagamento entro un anno.
A questo punto, può depositare un’istanza formale, indirizzata al presidente della Camera di Commercio della propria zona, per richiedere la cancellazione.

Una volta fatto questo, il dirigente dell’Ufficio Protesti, entro 20 giorni dal deposito della sentenza, verifica che sia stato effettuato il pagamento e dispone la cancellazione.

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